“L’Oriente: realtà e fantastico”

Sabato 18 marzo, alle ore 18.00, il MUFANT, Museo del Fantastico e della Fantascienza sarà ospite della libreria Feltrinelli di Piazza C.L.N. 251 a Torino. con una conferenza dedicata all’immaginario fantastico orientale.

In anni recentissimi, in Occidente, abbiamo assistito a un rinnovato interesse per la produzione fantastica e fantascientifica dei paesi asiatici, Cina e Giappone in particolare.

Il grande boom della letteratura fantascientifica cinese al quale stiamo assistendo, così come la vorticosa ondata di produzioni giapponesi di genere manga che oggi sta letteralmente invadendo le librerie italiane e non solo, non possono lasciarci indifferenti.

La vastità del fenomeno ci costringe a ridurre il campo per portare l’attenzione su un particolare aspetto.

Due interventi all’apparenza molto diversi ci aiuteranno a comprendere come la categoria del “fantastico esotico” abbia inciso e ancora incida sull’immaginario collettivo contemporaneo.

Con Felice Pozzo, uno fra i massimi esperti salgariani, porteremo l’attenzione all’ “esotico immaginato”. Lo studioso terrà un intervento dal titolo “Emilio Salgari e l’Oriente fantasticato”. Narratore di meravigliose avventure esotiche, com’è noto, Salgari, non ha mai realmente conosciuto l’Oriente. La riflessione prenderà avvio dal recente studio che Felice Pozzo ha pubblicato per la casa editrice Odoya: “La vera storia di Emilio Salgari”, opera che indaga il lato umano dello scrittore, ricostruendo la sua quotidianità e i suoi pensieri con l’ausilio di documenti ritrovati nel corso degli anni.

Gundam: quando la fantascienza inventa un simbolo universale”. Cristian Carlone, traduttore di letteratura fantascientifica e esperto dell’universo robotico di Yoshiyuki Tomino, ci aiuterà a comprendere come il super robot Gundam, in seguito alla grande notorietà di pubblico acquisita a partire dal tardo decennio degli anni ’70, abbia conosciuto una curiosissima evoluzione nel contesto dell’immaginario collettivo nazionale giapponese. il mecha ideato da Yoshiyuki Tomino è oggi, infatti, simbolo del Giappone nel mondo.

Un pomeriggio all’insegna di immaginari esotici e fantastici, un’occasione per riflettere sulla relazione tra fantascienza, realtà e Oriente.